VELHO REALEJO
SILVIO CALDAS
COMPOSITOR: CUSTÓDIO MESQUITA & SADI CABRAL
PAÍS: BRASIL
ÁLBUM: MULHER/VELHO REALEJO – 78RPM
GRAVADORA: RCA VICTOR
GÊNERO: VALSINHA
ANO: 1940

Sílvio de Figueiredo Caldas (Rio de Janeiro, 23 de maio de 1908 — Atibaia, 3 de fevereiro de 1998) foi um cantor e compositor brasileiro.
Seu primeiro sucesso foi o samba de Ari Barroso intitulado Faceira(1931). Desde então, consagrou-se como um dos maiores cantores brasileiros. Chão de estrelas (1937), em parceria com Orestes Barbosa, foi um de seus maiores êxitos.

Dono de timbre inconfundível, que lhe valeu a fama de grande seresteiro, é conhecido também por alcunhas carinhosas, como Caboclinho querido, A voz morena da cidade ou Titio.
Naquele bairro afastado
Onde em criança vivias
A remoer melodias
De uma ternura sem par
Passava todas as tardes
Um realejo risonho
Passava como num sonho
Um realejo a cantar.

Depois, tu partiste
Ficou triste a rua deserta
Na tarde fria e calma
Ouço ainda o realejo a tocar
Ficou a saudade
Comigo a morar
Tu cantas alegre e o realejo
Parece que chora com pena ti !

Depois, tu partiste
Ficou triste a rua deserta
Na tarde fria e calma
Ouço ainda o realejo a tocar
Ficou a saudade
Comigo a morar
Tu cantas alegre e o realejo
Parece que chora com pena ti !
LEGATA AD UM GRANELLO DI SABBIA
NICO FIDENCO
COMPOSITORE: NICO FIDENCO
PAESE: ITALIA
ALBUM: I GRANDI SUCCESSI ORIGINALI
REGISTRATORA: RCA/ITALIANA
GENERE: POP
ANNO: 1961


Nico Fidenco, nome artístico de Domenico Colarossi, (Roma, 24 de janeiro de 1933) é um cantor e compositor italiano. Foi um dos mais importantes nomes da canção italiana dos anos sessenta.



Mi vuoi lasciare e tu vuoi fuggire
Ma sola al buio tu poi mi chiamerai

Ti voglio cullare, cullare posandoti
Sull´onda del mare, del mare
Legandoti a un granello di sabbia
Così tu, nella nebbia piú fuggir non potrai
E accanto a me tu resterai
Ahi, ahi, ahi, ahí

Ti voglio tenere, tenere
Legata come un raggio di sole, di sole
Così col suo calore, la nebbia svanirà
Ed il tuo cuore riscaldarsi potrà
E mai piú freddo sentirà

Ma tu, tu fuggirai e nella notte ti perderai
E sola, sola, sola nel buio, mi chiamerai

Ti voglio cullare, cullare
Posandoti sull´onda del mare, del maré
Legandoti a un granello di sabbia
Così tu, nella nebbia piú fuggir non potrai
E accanto a me tu resterai

Ti voglio tenere, tenere
Legata come un raggio di sole, di sole
Così col suo calore, la nebbia svanirà
Ed il tuo cuore riscaldarsi potrà
E mai piú freddo sentirà

Ma tu, tu fuggirai e nella notte ti perderai
E sola, sola, sola nel buio, mi chiamerai

Ti voglio cullare, cullare
Posandoti sull´onda del mare, del maré
Legandoti a un granello di sabbia
Così tu, nella nebbia piú fuggir non potrai
E accanto a me tu resterai
Ahi, ahi, ahi, ahi


Legata a un granello di sabbia.

UNA LACRIMA SUL VISO

BOBBY SOLO
COMPOSITORES: Mogol & BOBBY SOLO
PAESE: ITALIA
Álbum: Mamma Italia, Volume 1
ETICHETTA: SONY MUSIC
GENERE: Pop
AnNo: 1996
 
           Bobby Solo, pseudonimo di Roberto Satti (Roma, 18 marzo 1945), è un cantautore, chitarrista e attore italiano.
        Nato a Roma in una famiglia originaria della Venezia Giulia, sin dall'adolescenza si interessa di musica, in particolare di rock'n'roll, diventando un fan di Elvis Presley, artista a cui si ispira nello stile e nel modo di cantare.
         Impara a suonare la chitarra e compone le prime canzoni; all'inizio degli anni sessanta il padre, che lavora come dirigente per Alitalia, viene trasferito da Fiumicino a Linate e la famiglia si sposta a Milano.
Qui Roberto viene notato da Vincenzo Micocci, che gli propone un contratto per la Dischi Ricordi e lo fa debuttare nel 1963 con il primo 45 giri, contenente Ora che sei già una donna e Valeria.
           Il nome "Bobby Solo" è nato per l'incomprensione di una segretaria della casa discografica. Quando il padre, Bruno ex ufficiale dell'Aeronautica (aveva raggiunto il grado di colonnello e durante la guerra si era meritato due decorazioni al valore), si rifiutò di vedere il suo cognome utilizzato per fare rock, Micocci propose di adottare il solo nome di battesimo, all'inglese: "Bobby, solo Bobby". Lei capì male, e nacque il nome d'arte Bobby Solo.
     Nel 1964 partecipa al Festival di Sanremo cantando in coppia con Frankie Laine il brano Una lacrima sul viso.
          La canzone ha il testo di Mogol e la musica di Bobby Solo che però non la firma, non essendo ancora iscritto alla Siae, per cui lascia la firma a Lunero (pseudonimo di Iller Pattacini); durante il Festival Bobby Solo ha un improvviso abbassamento di voce che gli impedisce di cantare in diretta; sicché canta in playback, uno dei primi casi, quando al Festival era assolutamente vietato.
           Questo gli impedisce la vittoria a Sanremo (che otterrà l'anno successivo), ma Una lacrima sul viso diventa un grande successo.
            Una lacrima sul viso è una canzone composta da Mogol e Bobby Solo presentata al Festival di Sanremo 1964 nell'interpretazione dello stesso Bobby Solo, in abbinamento con il cantante statunitense Frankie Laine, che lo eseguì in inglese con il titolo “For Your Love”.

Da una lacrima sul viso
Ho capito molte cose
Dopo tanti, tanti mesi ora so
Cosa sono per te
 
Uno sguardo ed un sorriso
M'han svelato il tuo segreto
Che sei stata innamorata di me
Ed ancora lo sei
 
Non ho mai capito
Non sapevo che
Che tu, che tu
Tu mi amavi ma
Come me
Non trovavi mai
Il coraggio di dirlo, ma poi...
 
Quella lacrima sul viso
É un miracolo d'amore
Che si avvera in questo istante per me
E non amo che te
 
Non ho mai capito
Non sapevo che
Che tu, che tu
Tu mi amavi ma
Come me
Non trovavi mai
Il coraggio di dirlo, ma poi...
 
Quella lacrima sul viso
È un miracolo d'amore
Che si avvera in questo istante per me
E non amo che te che te che te...

CIO'CHE RIMANE ALLA FINE DI UN'AMORE

NICO FIDENCO
COMPOSITORE: NICO FIDENCO
PAESE: ITALIA
ALBUM: COMPACTO SIMPLES
ETICHETTA: RCA/ITALIANA
GENERE: MUSICA LEGGERA
ANNO: 1964
 
        Nico Fidenco, pseudonimo di Domenico Colarossi (Roma, 24 gennaio 1933), è un cantautore e compositore italiano, che conobbe una grande popolarità a partire dal 1960, anno di incisione di What a sky (in italiano Su nel cielo), tratto dal film di Francesco Maselli I delfini.
         Fidenco era già in forza ala RCA Italiana a Roma, ove era stato introdotto da Franco Migliacci, come cantautore. Le sue canzoni sarebbero state interpretate da cantanti della RCA stessa.
           In quel periodo cominciavano ad avere successo cantanti caratterizzati da particolarità o difetti della voce, che ne mettevano in evidenza la personalità. Per questo motivo il direttore artístico Enzo Micocci giudicò interessante anche la sua voce, come del resto quella di Gianni Meccia con Odio tutte le vecchie signore e del primo Modugno (entrambi scoperti da lui).
       Il regista Maselli desiderava inserire nella colonna sonora del già citato I delfini un brano di Paul Anka, Crazy love, ma la sua richiesta economica a titolo di royalty fu giudicata eccessiva. Maselli si rivolse dunque a Micocci, che gli propose un brano inedito, What a Sky, composto dal maestro Giovanni Fusco. Il provino fu inciso da un Giovane Little Tony, dal figlio di Fusco e da Fidenco. Fu proprio quest'ultimo a essere preferito dalla produzione.
        La casa discografica inizialmente non prevedeva la pubblicazione del pezzo su 45 giri, ma le pressioni da parte dei negozianti e dei grossisti, dovute alle richieste del pubblico (il film fu accolto molto favorevolmente nelle sale), spinsero l'etichetta non solo a pubblicare la versione inglese, ma a riportare di corsa Fidenco in sala d'incisione per registrare sulla stessa base orchestrale la versione in italiano Su nel cielo da mettere sul lato B del 45 giri che dal 31 dicembre 1960 rimase primo in classifica per quattro settimane.

Ciò che rimane
Alla fine di un amore
Son solo cose tristi
Che chiedono al mio cuore
Di rimanere con me.
Ciò che rimane
Degli occhi tuoi sognanti
È solo un dolce pianto
Che resta sul mio viso
A ricordarmi che
Io vivrò senza di te.{bis.
Ciò che rimane
Alla fine di un amore
Sono solo dei ricordi
Che restano nel cuore
E mi parlano di te.