AMICO MIO, AMORE MIO
ORNELLA VANONI
COMPOSITORI: GIUSEPPE MALGIOGLIO; OPRNALLA VANONI; CORRADO CASTELLARI & SERGIO BARDOTTI
PAESE: ITALIA
ALBUM: RICETTA DI DONNA
ETICHETTA: COMPAGNIA GENERALE DEL DISCO
GENERO: MUSICA LEGGERA
ANO: 1982
 
            Ornella Vanoni (Milano, 22 settembre 1934) è una cantautrice e attrice italiana.
             È una delle artiste italiane dalla carriera più longeva: in attività dal 1956, con la pubblicazione di circa 112 lavori (tra album, EP e raccolte) è considerata tra le maggiori interpreti dela musica leggera italiana.
      Dotata di uno stile interpretativo unico e sofisticato, nonché di una timbrica vocale fortemente riconoscibile, che ne caratterizzano la forte personalità artistica, Ornella Vanoni vanta un ampio e poliedrico repertorio, che spazia dalle Canzoni della mala degli esordi alla bossa nova (storica la realizzazione insieme a Toquinho e Vinícius de Moraes dell'album La voglia la pazzia l'incoscienza l'allegria nel 1976) e al jazz, con particolare attenzione alla canzone d'autore italiana.
         Definita come "La signora della musica italiana", durante la sua carriera sessantennale ha ispirato molti tra i più importanti autori non solo italiani e collaborato con molteplici artisti, cominciando da Gino Paoli, per passare ai New Trolls, fino ai più importanti jazzisti americani tra i quali George Benson, Michael Brecker, Randy Brecker, Ron Carter, Eliane Elias, Herbie Hancock e Herbie Mann, senza dimenticare i già citati Toquinho e Vinícius de Moraes. Hanno scritto per lei Paolo Conte, Fabrizio de Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Sergio Bardotti, Grazia Di Michele, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
    Nell'arco della sua lunga carriera, ha partecipato a otto edizioni del Festival di Sanremo, raggiungendo il 2º posto nel 1968 (con Casa bianca) e piazzandosi per ben tre volte al 4º posto, nel 1967 (con La musica è finita), nel 1970 (con Eternità) e nel 1999 (con Alberi): in quest'ultima edizione, Ornella Vanoni è stata la prima artista nella storia del Festival a ricevere il Premio alla carriera. È anche l'unica donna e il primo artista in assoluto ad aver vinto due Premi Tenco (solo Francesco Guccini dopo di lei è stato premiato due volte), e l'unica cantante italiana ad aver ottenuto questo riconoscimento come cantautrice. Ha inoltre vinto uma Targa Tenco, che porta complessivamente a tre il numero di riconoscimenti a lei assegnati dal Club Tenco.
           Ricetta di donna, pubblicato nel 1980, è un album della cantante italiana Ornella Vanoni.
         Ricetta di donna, interpretata da Ornella Vanoni, è un esempio di come un testo di una canzone, attraverso scelte linguistiche accurate, si soffermi con ironia su alcuni stereotipi che riguardano la donna1. La canzone, contenuta nell’omonimo album Ricetta di donna (1980)2, è scritta dalla stessa cantante insieme a Amerigo Paolo Cassella, Sergio Bardotti, Totò Savio e Michele Zarrillo.
Hai mai provato a contare nel buio inesistenti stelle
E a stare bene nel sentirti addosso solo la tua pelle?
A esser fuori dalla scatola scura, dalla paura di avere paura?
Ricominciare a dormire senza aspettare quello che non è qui?
 
Avrai giocato anche tu da bambino nel letto dei grandi
Io questa sera mi sento così e non so se mi manchi
In questa corsa senza capo né coda
Dove uno accelera e l'altro si inchioda
Dove tra il dare e l'avere trovi il piacere
Ma una risposta, no
 
Amico mio, so dove stai di casa
Amore mio, ma adesso è un'altra cosa
Voglio camminare senza il rischio di inciampare fino a te
Amore mio, è vero, sono sola
Amico mio, eppure mi fa gola
Riscoprire il gusto di pensare, di vedere dentro me
Amore mio, amico mio, un eroe normale
Farmi molto male non puoi
 
Non me la sento più di andare fuori a far la vita matta
Mi sembra d'essere una vecchia gatta molto soddisfatta
Sul comodino il telefono squilla
Ma la mia notte si annuncia tranquilla
Non ho bisogno di feste né di tempeste
Per ritrovare te
 
Amore mio, è vero, sono sola
Amico mio, eppure mi fa gola
Riscoprire il gusto di pensare, di vedere dentro me
Amore mio, amico mio.

 COM’È PROFONDO IL MARE
LUCIO DALLA
COMPOSITORE: LUCIO DALLA
PAESE: ITALIA
ALBUM: COM’ È PROFONDO EL MARE
ETICHETTA: RCA ITALIANA
GENERE: POP
ANNO: 1977
 
          Lucio Dalla (Bologna, 4 marzo 1943Montreux, 1º marzo 2012) è stato un cantautore, musicista e attore italiano.
           Musicista di formazione jazz, è stato uno dei più innovativi cantautori della musica italiana. Alla ricerca costante di nuovi stimoli e orizzonti, si è addentrato in vari generi musicali, collaborando e duettando con molti artisti di fama nazionale e internazionale. Autore inizialmente solo delle musiche, si è scoperto in una fase matura anche paroliere e autore dei suoi testi. Nell'arco della sua carriera, che ha raggiunto i cinquant'anni di attività, ha sempre suonato il pianoforte, il sassofono e il clarinetto, strumenti, questi ultimi due, da lui praticati fin da giovanissimo.
          La sua produzione artistica ha attraversato più fasi: dalla stagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d'autore. Autore conosciuto anche all'estero, alcune sue canzoni sono state tradotte e portate al successo in numerose lingue.
         Come è profondo il mare è il settimo album in studio del cantante italiano Lucio Dalla, pubblicato nel 1977.
Siamo noi, siamo in tanti
Ci nascondiamo di notte
Per paura degli automobilisti
Degli inotipisti
Siamo i gatti neri
Siamo i pessimisti
Siamo i cattivi pensieri
E non abbiamo da mangiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
 
Babbo, che eri un gran cacciatore
Di quaglie e di faggiani
Caccia via queste mosche
Che non mi fanno dormire
Che mi fanno arrabbiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
 
E' inutile
Non c'è più lavoro
Non c'è più decoro
Dio o chi per lui
Sta cercando di dividerci
Di farci del male
Di farci annegare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
 
Con la forza di un ricatto
L'uomo diventò qualcuno
Resuscitò anche i morti
Spalancò prigioni
Bloccò sei treni
Con relativi vagoni
Innalzò per un attimo il povero
Ad un ruolo difficile da mantenere
Poi lo lasciò cadere
A piangere e a urlare
Solo in mezzo al mare
Com'è profondo il mare
 
Poi da solo l'urlo
Diventò un tamburo
E il povero come un lampo
Nel cielo sicuro
Cominciò una guerra
Per conquistare
Quello scherzo di terra
Che il suo grande cuore
Doveva coltivare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
 
Ma la terra
Gli fu portata via
Compresa quella rimasta addosso
Fu scaraventato
In un palazzo, in un fosso
Non ricordo bene
Poi una storia di catene
Bastonate
E chirurgia sperimentale
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
 
Intanto un místico
Forse un'aviatore
Inventò la commozione
E rimise d'accordo tutti
I belli con i brutti
Con qualche danno per i brutti
Che si videro consegnare
Un pezzo di specchio
Così da potersi guardare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
 
Frattanto i pesci
Dai quali discendiamo tutti
Assistettero curiosi
Al dramma collettivo
Di questo mondo
Che a loro indubbiamente
Doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
 
E' chiaro
Che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa
E' muto come un pesce
Anzi un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perchè lo protegge il mare
Com'è profondo il mare
 
Certo
Chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l'oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare.

NI TE TENGO, NI TE OLVIDO

JÚLIO IGLESIAS
COMPOSITOR: Luis Gardey
PAIS: ESPAÑA
ÁLBUM: LIBRA
DISCOGRÁFICA: CBS DISCOS
GÉNERO: POP LATIN
AÑO: 1985
 
          Julio José Iglesias de la Cueva (Spanish: [ˈxuljo iˈɣlesjas]; born 23 September 1943) is a Spanish singer, songwriter and former professional footballer. Iglesias is recognized as the most commercially successful continental European singer in the world and one of the top record sellers in music history, having sold more than 100 million records worldwide in 14 languages. It is estimated that during his career he has performed in more than 5000 concerts, for over 60 million people in five continents. In April 2013, Iglesias was inducted into the Latin Songwriters Hall of Fame.
     In 1983, Iglesias was celebrated as having recorded songs in the most languages in the world, and in 2013 for being the artist in Latin music with the most records sold in history. In April 2013 in Beijing, he was honoured as the most popular international artist in China. In Brazil, France, Italy and elsewhere, Iglesias is the most successful foreign record seller, while in his home country, Spain, he has sold the most records in history, with 23 million records.
         During his career, Iglesias has won many awards in the music industry, including the Grammy, Latin Grammy, World Music Award, Billboard Music Award, American Music Award and Lo Nuestro Award. He has been awarded the Gold Medal for Merit in the Fine Arts of Spain and the Legion of Honour of France. UNICEF named him Special Ambassador for the Performing Arts in 1989. He has had a star on the Hollywood Walk of Fame since 1985.
         Libra (Pound) is a Julio Iglesias album released in 1985. The album was his first to reach number-one on the Latin Pop Album charts. Around this time, Iglesias returned to his roots, singing in his native Spanish again, although it had one English-language track, his version of Cole Porter's legendary classic "I've Got You Under My Skin". It was released as a single, and became a minor hit around Europe.
Yo no sé que hacer contigo
Ni te tengo ni te olvido
Ni quiero seguir asíer gaviotas sin saber volar
Hicimos tantas cosas sin pensar.
Juguete de tus caprichos.
 
Para que quererte tanto
Para que tanto deseo
Para que este loco amor
Que lo quiero y no lo quiero.
 
Y es que ya me acostumbré
A tu forma de entregarte
Al calor que hay en tu piel
Y al placer de acariciarte
 
Cuando te sientes mujer
No hay cariño para darte
Cuando te sientes mujer,
Que daría por tener
Tus caricias cada día
Y poderte complacer
Cada vez que fueras mía
Que daría por saber
Que jamás te perdería.
 
No acierto a ver el caminho
Que me separe de ti
No puedo seguir contigo
Ni puedo vivir sin ti.
 
Que daría por tener
Tus caricias cada día
Y poderte complacer
Cada vez que fueras mía
Que daría por saber
Que jamás te perdería.
 
No acierto a ver el caminho
Que me separe de ti
No puedo seguir contigo
Ni puedo vivir sin ti.

COUNTRY LEAVING ON A JET PLANE

JOHN DENVER
SONGWRITER: JOHN DENVER
COUNTRY: JOHN DENVER SINGS
ALBUM: ALBUM 1700
LABEL: WARNER BROS.
GENRE: FOLK
YEAR: 1969
 
         Henry John Deutschendorf Jr. (December 31, 1943–October 12, 1997), known professionally as John Denver, was an American singer-songwriter, record producer, actor, activist, and humanitarian, whose greatest commercial success was as a solo singer. After traveling and living in numerous locations while growing up in his military family, Denver began his music career with folk music groups during the late 1960s. Starting in the 1970s, he was one of the most popular acoustic artists of the decade and one of its best-selling artists. By 1974, he was one of America's best-selling performers; AllMusic has called Denver "among the most beloved entertainers of his era".
        Denver recorded and released approximately 300 songs, about 200 of which he composed. He had 33 albums and singles that were certified Gold and Platinum in the U.S by the RIAA, with estimated sales of more than 33 million units. He recorded and performed primarily with an acoustic guitar and sang about his joy in nature, disdain for city life, enthusiasm for music, and relationship trials. Denver's music appeared on a variety of charts, including country music, the Billboard Hot 100, and adult contemporary, earning 12 gold and four platinum albums with his signature songs "Take Me Home, Country Roads", "Annie's Song", "Rocky Mountain High", "Calypso", "Thank God I'm a Country Boy", and "Sunshine on My Shoulders".
        Denver appeared in several films and television specials during the 1970s and 1980s, including the 1977 hit Oh, God!, in which he starred alongside George Burns. He continued to record into the 1990s, also focusing on environmental issues as well as lending vocal support to space exploration and testifying in front of Congress to protest censorship in music. He lived in Aspen for much of his life, where he was known for his love of Colorado. In 1974, Denver was named poet laureate of the state. The Colorado state legislature also adopted "Rocky Mountain High" as one of its two state songs in 2007.
An avid pilot, Denver died at age 53 in a single-fatality crash while piloting a recently purchased light plane.
        "Leaving on a Jet Plane" is a song written by John Denver in 1966 and most famously recorded by Peter, Paul and Mary. The original title of the song was "Babe, I Hate to Go", as featured on his 1966 studio album John Denver Sings, but Denver's then producer Milt Okun convinced him to change the title. Peter, Paul and Mary recorded the song for their 1967 studio album, Album 1700, and Warner Bros.- Seven Arts released it as a single in 1969.
      It turned out to be Peter, Paul and Mary's biggest (and final) hit, becoming their only Nº. 1 on the Billboard Hot 100 chart in the United States. The song also spent three weeks atop the easy listening chart and was used in commercials for United Airlines in the late 1960s and early 1970s. The song also topped the charts in Canada, and reached No. 2 in both the UK Singles Chart and Irish Singles Chart in February 1970.
       In 1969, John Denver recorded a version of the song for his debut studio album, Rhymes & Reasons, and re-recorded it in 1973 for John Denver's Greatest Hits. His version was featured in the end credits of The Guard.
All my bags are packed, I'm ready to go
I'm standing here outside your door
I hate to wake you up to say goodbye
But the dawn is breaking it's early morn
The taxi's waiting he's blowin' his horn
Already I'm so lonesome I could die
 
So kiss me and smile for me
Tell me that you'll wait for me
Hold me like you'll never let me go
'Cause I'm leaving on a jet plane
Don't know when I'll be back again
Oh, babe, I hate to go
 
There's so many times I've let you down
So many times I've played around
I tell you now they don't mean a thing
 
Everyplace I go I'll think of you
Every song I sing I'll sing for you
When I come back I'll wear your wedding ring
 
So kiss me and smile for me
Tell me that you'll wait for me
Hold me like you'll never let me go
'Cause I'm leaving on a jet plane
Don't know when I'll be back again
Oh, babe, I hate to go
 
Well, the time has come to leave you
One more time let me kiss you
Then close your eyes and I'll be on my way
 
Dream about the days to come
When I won't have to leave you alone
About the times I won't have to say
 
So kiss me and smile for me
Tell me that you'll wait for me
Hold me like you'll never let me go
'Cause I'm leaving on a jet plane
Don't know when I'll be back again
Oh, babe, I hate to go
I'm leaving on a jet plane
Don't know when I'll be back again
Oh, babe, I hate to go.