LUCIANO LIGABUE - LA NEVE SE NE FREGA

, , Sem Comentários
LA NEVE SE NE FREGA
LUCIANO LIGABUE
COMPOSITORE: LUCIANO LIGABUE
PAESE: ITALIA
PAESE: ITALIA
ALBUM: LA NEVE SE NE FREGA
ETICHETTA: WARNER MUSIC GROUP
GÉNERE: ROMANZO
ANNO: 2004

La neve se ne frega è un romanzo di Luciano Ligabue, pubblicato il 2 maggio del 2004 a Milano, dalla casa editrice Feltrinelli.
L'Autore narra in prima persona gli eventi della prospettiva soggettiva di Difo, la focalizzazione è perciò interna, adatta um linguaggio semplice e diretto, maggiormente aderente all'uso comune della lingua.
Dal punto di vista stilistico si può individuare lo stile paratattico: nel testo i periodi si compongono prevalentemente di proposizioni coordinate brevi e di facile leggibilità. L'Autore utilizza scene in cui il ritmo del racconto diminuisce decisamente, rallentando il tempo della narrazione. Questo avviene nei dialoghi, punti della narrazione in cui il tempo del racconto è uguale a quello della vita reale. Meno frequenti sono Le ellissi, cioè delle parti della storia escluse dal racconto per accelerare la narrazione. Questo libro si potrebbe considerare un romanzo d'amore, sviluppato in un futuro fantascientifico.
Tu che allarghi le braccia
vuoi sentirla cadere
e le porgi la faccia
ti sembra cotone ti sembrano piume
nessun tipo di sforzo
non fa neanche una piega
c’è chi ne ha già abbastanza
ma tanto la neve, lei se ne frega

copre i coppi e le piazze
le altalene e i bidoni
i sorrisi dei pazzi
e le bestemmie di qualche barbone
tutti quanti costretti
ad un tempo diverso
io ti guardo negli occhi
e vedo lontano
il tempo che ho perso

parlami davvero
dentro questo gelo
sentimi davvero
che non fa più buio
baciami davvero
che non casca mica tutto il cielo
che ci stiamo ancora sotto insieme

sembra tutto pulito
sembra tutto più chiaro
tutto quanto più morbido
senza più spigoli da arrotondare
i progetti divini
il destino e la sfiga
fatti solo vicina che tanto
le neve lei se ne frega

i segreti più son vecchi
e più saran pesanti
puoi tirarli fuori
tanto qui saran coperti
la manna forse aveva questa forma
e allora puoi fidarti

parlami davvero
sciogli questo gelo
sentimi davvero
che spegniamo il buio
baciami davvero
che non casca mica tutto il cielo
che ci stiamo ancora sotto insieme
parlami davvero
non lasciare niente
scaldati davvero
sotto questa coltre
baciami davvero
che possiamo stare ancora fuori
che la neve qui fa il suo lavoro

copre antenne e furgoni
gli ospedali e gli incroci
desideri e intenzioni
e fanali che fanno già meno luce
io ti guardo negli occhi
hai le ciglia bagnate
e prometti di tutto
e nevica ancora da togliere il fiato

0 comentários:

Postar um comentário