VOLARE
DOMENICO MODUGNO
COMPOSITORi: FRANCO MIGLIACCI & domenico modugno
PAESE: ITALIA
ALBUM: NEL BLU, DIPINTO DI BLU
CASA DISCOGRAFICA: fonit
GENERI DI MUSICA: CANZ0ME ITALIANA
ANNO: 1958
Domenico Modugno(Polignano a
Mare, 9 gennaio 1.928 – Lampedusa, 6 agosto 1.994) è stato un cantautore, chitarrista,
attore, regista e politico italiano.
Considerato uno dei padri
della canzone italiana e uno tra i più prolifici artisti in generale, avendo
scritto e inciso circa 230 canzoni, interpretato 38 film per il cinema e 7 per
la televisione, nonché recitato in 13 spettacoli teatrali e condotto alcuni programmi
televisivi; ha inoltre vinto quattro Festival di Sanremo, nel primo dei quali,
nel 1.958, con Nel blu dipinto di blu, (di cui era anche autore, cosa che lo
rende il primo cantautore in gara nella storia della manifestazione)
universalmente nota anche come Volare e destinata a diventare una delle canzoni
italiane più conosciute, se non la più conosciuta al mondo, tanto da vendere
800.000 copie in Italia e oltre 22 milioni nel mondo e dal quale ne derivò il
soprannome di Mr. Volare. Modugno è anche uno dei due cantanti italiani,
insieme a Renato Carosone, ad aver venduto dischi all'epoca negli Stati Uniti senza
inciderli in inglese. Nei suoi ultimi anni fu anche deputato e dirigente del Partito
Radicale. È tra gli
artisti italiani che hanno venduto più dischi, con oltre 70 milioni di copie.
Secondo i dati riportati
dalla SIAE, Nel blu dipinto di blu è stata la canzone italiana più eseguita al
mondo dal 1.958 a oggi.
(...)
Nel 1.956, con il cambio di
casa discografica e il passaggio alla Fonit Cetra, riesce a esordire come
autore al Festival di Sanremo con Musetto, già incisa in precedenza, e venne
presentata alla manifestazione da Gianni Marzocchi classificandosi all'ottavo
posto. Dello stesso anno è Io, mammeta e tu, che contribuisce a far circolare
il nome del cantautore; sempre in quello stesso anno fece alcune tournée in Francia
traducendo alcune sue canzoni come Vecchio Frac o Io, mammeta e tu in francese.
Nello stesso tempo escono altri 33 giri come Domenico Modugno e la sua chitarra
- Un poeta un pittore un musicista e Domenico Modugno e la sua chitarra nº 2 -
Un poeta un pittore un musicista, che raccolgono anche reincisioni di vecchie
canzoni. Sempre in quel periodo comincia a scrivere canzoni in napoletano con
testi scritti da Riccardo Pazzaglia che aveva conosciuto al Centro Sperimentale
di Cinematografia.
Nel 1.957 partecipa al Festival
di Napoli in coppia con Aurelio Fierro, con Lazzarella, scritta insieme con
Pazzaglia, che riscuote un buon successo come del resto la canzone inserita sul
retro del disco, Strada 'nfosa, che gli viene ispirata da un venditore
ambulante parigino in una giornata di pioggia. Alla fine dell'anno ha un altro problema con la
censura a causa di alcuni versi di Resta cu' mme giudicati non
adeguati, e li deve cambiare in «Nu' me 'mporta dô passato, nu' me 'mporta 'e
chi t'ha avuto» in «Nu' me 'mporta si 'o passato, sulo lagreme m'ha dato».
Diviene uno dei protagonisti
della musica leggera italiana e internazionale quando, com Nel blu dipinto di
blu, trionfa al Festival di Sanremo 1.958 insieme con Johnny Dorelli. Il testo
di questa canzone fu scritto insieme com Franco Migliacci, con il quale cooperò
in molti momenti della carriera, giungendo ad altri risultati di successo come Addio...
addio.... Il brano
tradotto successivamente in ben 13 lingue ha successo in tutto il mondo. I
racconti sulla nascita del testo da parte degli autori sono contrastanti e
variano a seconda della ricostruzione del momento: Gianni Borgna li ha raccolti,
e così si scopre che i primi tempi Modugno sosteneva che l'idea del ritornello Volare,
oh oh gli era venuta una mattina osservando il cielo azzurro dalla finestra
della sua casa di piazza Consalvi a Roma, mentre Migliacci invece affermava che
l'idea era venuta a lui, osservando il quadro Le coq rouge di Marc Chagall, e
che solo in seguito ne aveva parlato al cantautore pugliese. In seguito, poi, Modugno affermò
che, trovandosi a passeggiare nei pressi di Ponte Milvio, uno dei due avrebbe
pronunciato il verso «Di blu m'ero dipinto» e da lì si sarebbe poi sviluppato
il resto del testo. Ultimamente, però, Migliacci ha cambiato versione,
sostenendo che la canzone sia nata dopo un incubo notturno. La
storia era questa: "Migliacci una giornata sarebbe dovuto andare al mare
con Modugno, ma quest'ultimo non veniva a prenderlo; allora Migliacci disse
addio alla giornata del mare, si richiude in casa, un po' per il caldo si
addormenta, sognando lui che vola nel cielo e si dipinge di blu". È evidente
che è quasi impossibile capire quale sia la verità sulla nascita del testo, ma
sulla musica, scritta dal solo Modugno, tutti sono d'accordo nel riconoscerne
la carica innovativa e di novità, almeno col senno di poi, visto che, subito
dopo l'esibizione sanremese alcuni musicisti non esitarono a criticarne la
melodia (Gorni Kramer, ad esempio, affermò: «Ma che pazzia è questa canzone? Non
ha stile, non esiste!»).
Penso
che un sogno così non ritorni mai più
mi
dipingevo le mani e la faccia di blu
poi
d'improvviso venivo dal vento rapito
e
incominciavo a volare nel cielo infinito
Volare
oh, oh
cantare
oh, oh, oh
nel
blu dipinto di blu
felice
di stare lassù
e
volavo, volavo felice più in alto del sole
ed
ancora più su
mentre
il mondo pian piano spariva lontano laggiù
una
musica dolce suonava soltanto per me
Volare
oh, oh
cantare
oh, oh, oh
nel
blu dipinto di blu
felice
di stare lassù
ma
tutti i sogni nell'alba svaniscon perché
quando
tramonta la luna li porta con sé
ma
io continuo a sognare negli occhi tuoi belli
che
sono blu come un cielo trapunto di stelle
Volare
oh, oh
cantare
oh, oh, oh
nel
blu degli occhi tuoi blu
felice
di stare quaggiù
e
continuo a volare felice più in alto del sole
ed
ancora più su
mentre
il mondo pian piano scompare negli occhi tuoi blu
la
tua voce è una musica dolce che suona per me
Volare
oh, oh
cantare
oh, oh, oh
nel
blu degli occhi tuoi blu
felice
di stare quaggiù
nel
blu degli occhi tuoi blu
felice
di stare quaggiù
con
te.
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